Caro Spezzino Vero,

sono un cittadino molto colpito dal recente fatto di cronaca che ha visto coinvolto un giovane studente nella città. In qualità di frequentatore del Parco della Rimembranza, dove ho sempre trovato pace e tranquillità nell’osservare la grande vasca, sono profondamente addolorato dall’accaduto. Il gesto violento e crudele nei confronti di una tartaruga all’interno del parco non ha scusanti e merita sicuramente una punizione.

Tuttavia, a preoccuparmi non è solo l’atto in sé, ma anche la sua condivisione sui social. Diversi studi – come “Children who are cruel to animals: A review of research and implications for developmental psychopathology” – hanno dimostrato come la continua esposizione a contenuti violenti attraverso i social media possa influire negativamente la percezione della realtà da parte dei giovani, rendendoli meno sensibili agli effetti delle loro azioni sugli altri esseri viventi.

Leggi anche  Creare un videogioco: corso di Coding con Scratch alla Beghi

È preoccupante notare come, in questo caso, il gesto violento sia diventato – con la condivisione – un elemento di spettacolarizzazione, forse addirittura più importante dell’atto in sé. Trovo fondamentale che ci impegniamo a creare una cultura di rispetto verso tutti gli esseri viventi e anche nel racconto del fatto trovo più importante promuovere il valore dell’empatia e della considerazione per gli altri piuttosto che il creare un “mostro” da condannare (e con cui liberarsi la coscienza).

Per risolvere questo problema, propongo di avviare iniziative a livello scolastico ed educativo che promuovano il rispetto verso gli animali. Potrebbero essere organizzati incontri con esperti del settore e attività pratiche che aiutino i giovani a comprendere l’importanza del rispetto per gli animali, per la loro vita e per la vita in genere.

Leggi anche  Il traghetto come un bus nel golfo? Ora si può

Per quanto riguarda i social media, poi, sono convinto che sarebbe importante anche introdurre corsi di educazione civica digitale per insegnare ai ragazzi – anche se a dire il vero trovo che ne avremmo bisogno tutti – un uso consapevole della tecnologia, fino a comprenderne gli effetti sulla realtà e interpretarli in maniera matura e corretta.

Spero che queste proposte possano essere prese in considerazione.

Credo che tutti dovremmo impegnarci concretamente per promuovere una cultura di rispetto verso gli animali e per prevenire atti violenti e crudeli come quello accaduto.

La speranza è che possiamo unirci per creare un mondo più gentile e rispettoso, dove chiunque – a partire dagli animali – sia protetto e rispettato, e dove la natura possa essere preservata e ammirata.

Leggi anche  Lettere a Spezzino Vero - "Sono Arianna e cerco Francesco. L'ho conosciuto a Barcellona."

Cordiali saluti,

Mirco T.