Un commerciante: “La Città di Milano chiude. Sui social, dispiacere ipocrita” – Lettere a Spezzino Vero

Cari spezzini veri,
sono un commerciante di questa città e anche io voglio esprimere la mia tristezza per la chiusura della Città di Milano, un’attività storica che ha fatto parte della vita di tante persone per decenni.
Come commerciante, posso comprendere le difficoltà del mestiere e il peso che la concorrenza online sta portando sulle attività locali. Sempre più spesso, ormai accade quasi settimanalmente, le saracinesche che si abbassano ci ricordano quanto sia importante sostenere e valorizzare le attività locali.
È vero per empori storici come La Città di Milano come per tutti gli altri: i negozi sono molto più di semplici luoghi di acquisto. Sono luoghi in cui la gente si incontra, si conosce, scambia esperienze e ricordi. Sono parte del tessuto sociale e della vita della comunità, e quando chiudono, la comunità perde un pezzo importante di sé stessa.
Come commerciante, posso confermare che queste difficoltà sono comuni a molte attività locali. La sfida di oggi è trovare il giusto equilibrio tra la fornitura di un servizio di qualità e la necessità di sostenere le proprie attività.
Nel leggere i molti commenti sui social e gli articoli sui giornali riguardo quest’ultima chiusura, non posso nascondere che avverto un senso di frustrazione. Osservo che tante persone esprimono dispiacere per questo finale e rivivono ricordi felici della loro infanzia, ma poi comprano online con leggerezza. La comodità dell’acquisto su Amazon è comprensibile e di sicuro il mondo continua ad andare avanti e cambiare, ma non possiamo dimenticare l’impatto tutto questo ha sui negozi locali. Ho la spiacevole sensazione che ci sia sbadataggine o ipocrisia.
Voglio usare una metafora per esprimere il mio pensiero: i negozi sono come le radici di un albero, che lo mantengono stabile e forte. Se le radici vengono tagliate, l’albero non può più crescere e prosperare. Allo stesso modo, se continuiamo a tagliare i negozi locali, la comunità non sarà più in grado di prosperare e crescere.
Spero che questa chiusura possa farci riflettere sull’importanza di sostenere e valorizzare le attività locali, per preservare il tessuto sociale e la comunità, andando oltre al dispiacere del momento e al briciolo d’ipocrisia dei tanti messaggi che ho letto.
Un comportamento d’acquisto consapevole può fare la differenza e garantire che negozi storici come la Città di Milano possano continuare a far parte della vita delle generazioni future.
Cordialmente,
Un commerciante appassionato
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