La Farfalla di Luce di Monte Caprione
In prossimità del Solstizio d’estate, una farfalla di luce – passando nello spazio lasciato libero da quattro grosse pietre – si stampa su un megalite nelle alture alle spalle di Lerici. Eredità di un culto preistorico o semplice meraviglia della natura?
Arriva l’estate e torna, come un incanto, la Farfalla di luce sul Monte Caprione, in località Monti San Lorenzo, alle spalle di Lerici sulle alture che vanno verso Romito Magra. All’ora del tramonto, nei giorni prossimi al solstizio d’estate, la luce del sole – in un gioco d’incastri con dei megaliti – stampa sua una pietra una farfalla d’oro. C’è chi dice sia un luogo dalle particolari energie che arriva dalla preistoria e chi sostiene che sia frutto di casualità, ma rimane comunque una meta curiosa da visitare.
Cos’è la Farfalla di luce di Monti San Lorenzo?
Secondo il professore Enrico Calzolari, suo compianto scopritore, la Farfalla di luce non sarebbe frutto del caso, bensì elemento fondamentale di un culto di origini preistoriche. Lo studioso, infatti, individuò e riconobbe nelle pietre del luogo una struttura megalitica databile circa al 6.000 a.C. (fonte: sito ufficiale di promozione turistica di Lerici) e strettamente legato all’andamento degli astri.
Uno straordinario luogo di paleoastronomia, insomma, legato a un culto risalente ai tempi dei Liguri Apuani e parte di una rete di luoghi assimilabili in zona (alcuni degli studi del professor Calzolari trovano figure ricorrenti e individuano altre aree con dolmeno e menhir).
La Farfalla Dorata, allora, in questa interpretazione è un fenomeno ricercato, un simbolo da un preciso significato, legato a ritualità che celebrano l’energia e la fertilità della Terra.
Quando appare?
Che decidiate di credere o meno al fenomeno della Farfalla di luce come eredità di un antichissimo culto prestorico, ciò che non cambia è il calendario con cui si verifica. Il momento dell’anno in cui è apprezzabile con maggior evidenza è quello racchiuso tra qualche settimana prima e 20 giorni dopo il solstizio d’estate.
L’orario, è ovviamente, quello della ventina di minuti precedenti il tramonto (diciamo tra le 20 e le 21). Ovviamente con il bel tempo.
La visita guidata
L’associazione A.P.S. Enrico Calzolari tra fine giugno e inizio luglio 2022 organizza alcune visite guidate per ammirare il fenomeno della Farfalla Dorata ed esplorare il Promontorio del Caprione con i borghi di Barbarasco e San Lorenzo.
Le visite guidate hanno un costo di 15 euro per nucleo familiare (genitori + 2 bimbi, con 5 euro per ogni bimbo in più) e 10 euro in caso di visita singola.
Il punto di partenza della visita è l’inizio della strada che sale per l’Agriturismo Rosa Canina, con possibile parcheggio in località Monti Branzi oppure presso il pracheggio della chiesa della Madonna della Misericordia alla Rocchetta.
Per partecipare occorre la prenotazione (via mail: apsenricocalzolari@gmail.com o online qui).
Questo il calendario degli eventi:
DATE
Giugno – 17, 18, 20, 21, 22, 24, 25
Luglio – 1, 2, 8, 9, forse anche 16,17
CRONOPROGRAMMA
16:30 – Ritrovo in fondo alla strada che sale per ‘Agriturismo Rosa Canina
16:45 – Partenza e visita a Barbarasco
17:45 – Visita alla cava di portoro
18:15 – Visita al Cavaneo
19:15 – Chiesa di San Lorenzo
19:30 – 20:40 – Il Fenomeno della Farfalla Dorata
21:00 – Rientro al punto di ritrovo*

Visite guidate Farfalla Dorata Monte Caprione
Qui trovate ulteriori informazioni.
Come raggiungere il sito?
Se invece volete andare in solitaria, non vi sarà difficile trovare in rete indicazioni su come raggiungere il sito megalitico dove ha luogo il fenomeno della Farfalla di Luce. La cosa suggestiva è arrivare a piedi e scegliamo di consigliarvi il modo di andare a piedi, utilizzando le indicazioni date dalle amiche di DoinItaly:
A piedi: per gli amanti del trekking, il sito è raggiungibile tramite un piacevole sentiero partendo dalla panoramica località della Rocchetta di Lerici (a sua volta raggiungibile da La Serra). Se siete proprio in vena di stranezze e curiosità, al bivio di cava Redarca (splendido punto panoramico) un breve sentiero conduce alla suggestiva Villa del Fodo (antica dimora signorile abbandonata che fu in tempo di guerra sede di una stamperia clandestina), per poi proseguire nella macchia mediterranea fino ad arrivare a destinazione.
Mi raccomando: portatevi degli antizanzare e – soprattutto – cercate di andare non nei giorni festivi.
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