Spezzino Vero e spezzini tutti che non vivete in centro,

ho letto con interesse le vostre opinioni su chi vive in centro e ha l’ardire di lamentarsi per il baccano dei fine settimana.

Ho letto i commenti sia al post riguardo il maleducato che ha lanciato l’acqua su Corso Cavour in occasione dei festeggiamenti dopo la cena delle borgate sia quelli riguardo la multa data ai ragazzi che avevano le casse audio portatili.

Vedo che molti sono fermi al ragionamento: “Se non vuoi casino, vai a vivere in collina, in periferia, sui monti”. Oppure: “Meglio quando in giro c’erano solo i tossici”. Poi c’è chi, probabilmente invidioso, sottolinea e sparla di rivalutazioni di “appartamenti merdosi” di cui chi abita in centro godrebbe senza far nulla.

Leggi anche  Che meraviglia!

Bene, voglio dirvi una cosa. Perché non venite voi, a cui fare casino sotto le case degli altri evidentemente piace, a vivere in centro? Perché non vi comprate casa qui, pagandola più di quello che la paghereste altrove, e non vi lasciate allietare dalla movida? Perché non venite a sentirvi le grida degli ubriachi alle 2 o 3 di notte? Perché – se volete parlare di valutazioni economiche – non volete provare la fortuna di vivere in un appartamento sopra un locale improvvisamente di moda e vedere quanto venga rivalutato? Oppure perché non collaborate, per tutelare il vostro divertimento, all’investimento di mettere finestre antirumore?

Forse non è questo il modo di affrontare il tema.

Leggi anche  Lettere a Spezzino Vero - "Io, quasi aggredita, per aver difeso le meduse"

Forse bisogna capire che nessuno ha interesse a vivere in una città morta, ma che non per forza una città viva impedisce agli altri una vita tranquilla.

Concordo: le 23.30 in estate sono un orario in cui si può lasciare far festa, ma il problema sono tutte le notti durante l’intero anno in cui c’è gente che eccede. E guardate che a vivere in centro non sono tutti nababbi e snob, ma capita pure che ci sia qualche lavoratore con i turni o qualche malato.

Lettera firmata